Loop live club - Osimo (AN)

Nicolò Carnesi

domenica 26 febbraio 2012

26/02/2012 Nicolò Carnesi

L’abbiamo visto sbocciare come un fiore raro: Nicolò Carnesi, che sembrava avere tutte le carte in regola per entrare nel magico mondo del neocantautorato, ha finalmente confermato le premesse dell’Ep Ho poca fantasia tirando in ballo la mitologia del sabato sera e l’estetica vacua della nostra società. Gli eroi non escono il sabato è il racconto ironico, diviso in undici capitoli, di una generazione (quella dei ventenni) che s’imbatte nella velocità e nel logorio del consumismo, salvo poi pentirsene e preferire il calore di un libro, delle cose reali.
Se già Il colpo, Moleskine, Medusa ci avevano impressionato con il loro ritmo sprezzante e la filosofia cinica, ora ci imbattiamo negli “scompartimenti stagni che ci ostiniamo a chiamare società” di Forma mentis, nei Kinder cereali all’amianto, ancora nella monotonia della provincia di Levati (“Quando ti ho tradita l’ho fatto con amore…”). Pur giovanissimo, Carnesi sfodera uno stile personale ed autentico che non si appiattisce al “solito” cantautorato ma lo scavalca, contaminandolo di new wave (Ho poca fantasia), di folk-blues (Mr. Robinson), di pop anni Ottanta. Il tutto attraverso lo sguardo disincantato di un ventenne, che rischia di alienarsi dalle cose del mondo ma solo per conoscerle più a fondo.
Quasi nulla rimane dell’afflato à la Dente o dell’intimissimo Colapesce (che ora si muove verso nuove sonorità). Rimane un sostrato imbastardito dalla presenza ingombrante (difficile da credere, forse) dei Cure, degli Smiths, e, ovviamente del Battiato più sperimentale. Suggella il tutto un bellissimo sfogo, un urlo di liberazione (e quale miglior spalla se non l’urlatore Dario Brunori?) degno del miglior Rino Gaetano, eppure con una consapevolezza in più: Mi sono perso a Zanzibar. E il pranzo è servito. SentireAscoltare

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