
The Go Find
mercoledì 14 aprile 2010

Musicalmente il Belgio non ha mai donato molto: vabb&eaucte;, ok, dEUS e Soulwax valgono da soli, probabilmente, tutto quanto noi italiani abbiamo mai esportato all’estero, cioè zero. Colpiti ed affondati. Comunque: capita ora che da quella sperduta nazioncina spersa tra la Francia e l’Olanda sia saltato fuori qualcosa di interessante, qualcosa che culla la testa al ritmo indolente di un indie mollemente suadente e dolcemente ammiccante. I Go Find sono il progetto di Dieter Sermeus, che ora è diventato una vera e propria band e il cui terzo disco “Everybody Knows It’s Gonna Happen Only Not Tonight†(Morr Music, 2010) ha attirato l’attenzione ben oltre i confini del Benelux. Giustamente: le melodie sono tenere, i volumi bassi, le batterie quelle belle ovattate alla “Sea Change†di Beck, o meglio quelle che andavano molto di moda nei Seventies. I Go Find insomma ci viziano un po’, questa roba di solito ci piace, e anche stavolta cadiamo nel sacco.
Cii sentiamo di consigliare con serena convinzione questi Go Find, vicini alla sensibilità dei primissimi Soulwax e a quei passaggi armonici che tanto ci piacevano nelle canzoni di “Much Against Everyone's Adviceâ€. Come in “Automaticâ€.
Il punto di forza del pop firmato The Go Find rimane l’incontro deliziosamente armonizzato tra soffici basi elettroniche e la presenza tattile della chitarra acustica (fatta volentieri sentire anche attraverso lo scivolamento della mano sulle corde), tra i velami dreamy delle tastiere e tocchi di synth calibrati in studio con perizia certosina. La title-track, con la lunga coda comprensiva persino di sax, mostra nel suo massimo splendore le capacità melodiche e l’arte dell’arrangiamento di Sermeus, il quale sa giostrarsi pure su rese più cantautoriali (“Love Will Break Us Upâ€, mooolto Kings Of Convenience) o sintonizzarsi su frequenze vagamente notturne (“Neighbourhoodâ€, “One Hundred Percentâ€, arricchita dalla voce di Karoline Shaum). Tutto è ripulito, accarezzato dalla voce gentile di Sermeus, pop distensivo nel senso più traslucido del termine, galleggiante su un mare primaverile assieme ad Aqualung (“Stayâ€) e Loney, Dear (“Lottery Manâ€), Saint Etienne (“Running Matesâ€) e pop easy-listening belga (“Just A Common Loveâ€, con Lies Lorquet, bassista dei Mintzkov, da Anversa come Sermeus: una delle band più solide della scena fiamminga).